Ed eccoci a descrivere il Carnaroli, il riso che negli ultimi dieci anni, per la sua qualità, ha rubato la corona ad Arborio, che pure ha un chicco più grande, come varietà campione nella tipologia dei risotti.
Ed eccoci a descrivere il Carnaroli, il riso che negli ultimi dieci anni, per la sua qualità, ha rubato la corona ad Arborio, che pure ha un chicco più grande, come varietà campione nella tipologia dei risotti.
Il granello con il tempo è diventato quello tipico del riso italiano: semiaffusolato con una perla non estesa e dotato, a differenza per esempio dal Vialone Nano di alta percentuale di amido a struttura lineare, più consistente.
Tale caratteristica consente al nostro riso di prestarsi ad un corretto assorbimento dei condimenti, a una ottima tenuta di cottura da risotto, ed è per questo preferito nel settore della ristorazione. Anzi appare proprio specifica in un risotto di Carnaroli questa sensazione di avvertire al gusto l’individualità di ogni granello. Ironicamente diciamo che il Carnaroli ha “un’anima” indimenticabile.
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